Monitoraggio geodetico
A cosa serve il monitoraggio geodetico?
Le attività di estrazione/stoccaggio di idrocarburi e di re-iniezione di fluidi nel sottosuolo possono indurre fenomeni di deformazione superficiale. Tramite il monitoraggio geodetico satellitare (DInSAR) è possibile misurare l’andamento nel tempo degli spostamenti del suolo con precisione del centimetro, e in alcuni casi anche di qualche millimetro, su aree spazialmente estese (da decine a decine di migliaia di km2). La possibilità di misurare le deformazioni del terreno su zone ampie rispetto alla dimensione del giacimento, e soprattutto di seguirne l’evoluzione temporale, permette di evidenziare eventuali variazioni rispetto allo scenario deformativo preesistente rispetto alle attività di stoccaggio.
Cosa sono le deformazioni del suolo e perche' il suolo si deforma?
Cos'e' un sistema GNSS e cosa rileva?
Il sistema satellitare globale di navigazione (in lingua inglese Global Navigation Satellite System, acronimo GNSS) è un sistema di geo-radiolocalizzazione e navigazione terrestre, marittima o aerea, che utilizza una rete di satelliti artificiali in orbita e pseudoliti.
I sistemi di geolocalizzazione forniscono un servizio di posizionamento geo-spaziale a copertura globale che consente a piccoli ricevitori elettronici, appositamente costruiti, di determinare le loro coordinate geografiche (longitudine, latitudine ed altitudine) su un qualunque punto della superficie terrestre o dell'atmosfera con un errore di pochi metri (e fino a millimetri nelle realizzazioni di precisione come le stazioni permanenti ad uso geodetico), elaborando segnali a radiofrequenza trasmessi in linea di vista da tali satelliti.
Cosa sono i dati DInSAR e cosa rilevano?
I dati DInSAR sono misure della deformazione della superficie terrestre (espressa in centimetri oppure in millimetri) ottenute utilizzando dati radar acquisiti da satellite. In particolare, si utilizzano sequenze di immagini ottenute grazie a sistemi denominati SAR (acronimo inglese di Radar ad Apertura Sintetica) acquisite in un certo intervallo di tempo da uno o più satelliti su un’area di interesse e, tramite tecniche di elaborazione denominate DInSAR (Interferometria SAR Differenziale), si ricavano mappe della deformazione del suolo sull'area di interesse e, per ciascun punto di queste mappe, l’evoluzione della deformazione nell'intervallo di tempo considerato (ovvero come la deformazione varia nel tempo).
Le analisi DInSAR nativamente generano la misura della deformazione del suolo proiettata lungo la linea di vista del sensore (in inglese LOS, acronimo di Line Of Sight), che, infatti, “guarda” il globo terrestre non perpendicolarmente ma con una certa angolazione. Sfruttando, però, il fatto che i sensori acquisiscono dati percorrendo sia orbite ascendenti (ovvero muovendosi da Sud a Nord), sia discendenti (muovendosi da Nord a sud), si possono combinare opportunamente i risultati DInSAR relativi alle analisi effettuate per le diverse orbite e ottenere le misure delle componenti verticali ed Est-Ovest degli spostamenti del suolo.
Quali conseguenze possono avere le variazioni di quota del suolo?
Gli stoccaggi generano deformazioni o variazioni di quota del suolo?
E' naturale che a Cornegliano ci siano variazioni di quota del suolo?
Qual e' l'entità' delle deformazioni del suolo misurate nell'area di Cornegliano Laudense?
Come si leggono i risultati delle analisi GNSS e DInSAR?
In particolare, le mappe di velocità media di deformazione del terreno generate per l’analisi DInSAR relativa all'area di Cornegliano Laudense sono mappe geocodificate, quindi sovrapponibili alle mappe già esistenti della zona, e sono rappresentate in falsi colori, che corrispondono agli spostamenti del suolo. Solitamente il verde rappresenta zone stabili (che non si deformano nel tempo), il giallo e il rosso zone in subsidenza, l’azzurro e il blu zone in sollevamento.